Le premesse per l’innesto
di traiettorie di sviluppo
a. La teoria del capitale sociale
b. Cultura civica e fiducia
c. I circoli virtuosi dello sviluppo
 
     
Una nuova immagine
del Meridione
a. Le ricerche sullo sviluppo locale
b. Le nuove politiche per il Sud
c. Cosa accade dopo l’allargamento?
 
           
 
DISTRETTI INDUSTRIALI

MICRO SISTEMA IMPRENDITORIALE:
IL GELATO DI VIBO VALENTIA


PROTO DISTRETTO: ASPROMONTE
Il termine distretto industriale venne coniato da Alfred Marshall, nella seconda metà del XIX sec., in riferimento alle zone tessili di Lancashire e Sheffield. La definizione che Marshall diede, in seguito, fu la seguente: «Quando si parla di distretto industriale si fa riferimento ad un’entità socioeconomica costituita da un insieme di imprese, facenti generalmente parte di uno stesso settore produttivo, localizzato in un’area circoscritta, tra le quali vi è collaborazione ma anche concorrenza.»

Dunque gli elementi individuati dall’economista inglese erano:

• l’individuazione di una specifica realtà sociale, oltre che economica

• la specializzazione in una precisa categoria di prodotti

• la concentrazione in un’area geografica

• il particolare rapporto tra le imprese: allo stesso tempo collaborazione e concorrenza
Oggi per distretto industriale si intende un territorio caratterizzato dal dominio di un settore produttivo che connota determinate relazioni economiche, sociali e culturali.



  Alcuni degli elementi caratterizzanti sono:

• interdipendenza e integrazione dei soggetti,

• relazioni di tipo cooperativo e collaborativo,

• cultura d’impresa,

• specializzazione economica di filiera,

• continue transazioni e scambio di conoscenze e informazioni,

• elevato grado di fiducia,

• accumulazione di capitale sociale

Alcuni degli effetti tipici di un distretto sono:

• mercato del lavoro locale specializzato per le figure professionali richieste;

• riduzioni dei costi del lavoro e per la formazione professionale

• Esternalizzazione di fasi del processo produttivo a piccole imprese locali;

• realizzazioni di economie di scala;

• maggiore produttività;

• minori costi di approvvigionamento

• buona circuitazione delle conoscenze e delle informazioni;

• innovazione di processi e prodotti

• Migliore clima sociale e buone relazioni tra economia e società/micro-corporativismo
 

In Calabria sono stati individuati solo due sistemi produttivi che possono definirsi “distretto industriale”.

Il distretto di Bisignano (codice Istat 579) comprende cinque comuni (Bisignano, Cervicati, Cerzeto,Mongrassano, Santa Sofia d'Epiro) localizzati nella provincia di Cosenza, mentre quello di Maierato (codice Istat 616) include tre comuni (Capistrano, Maierato, San Nicola da Crissa) situati nella provincia di Vibo Valentia.
La specializzazione produttiva di entrambi i distretti è legata al settore alimentare.

Gli indicatori descrittivi della struttura demografica dei distretti sono riportati nella tabella 1, mentre nella tabella 2 è riportato il numero di unità locali presenti in modo da identificare la struttura del tessuto imprenditoriale.

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